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martedì 6 gennaio 2015

Se il popolo vuole il popolo ottiene!!



Oggi, l'Epifania. Che tutte le feste si porta via.. e con se i giorni di auguri, strette di mano, baci e abbracci. Saluti affettuosi ai parenti che da tempo non si vedono più, complimenti per i figli, i bei voti all'università, ma intanto, fuori dalla porta di casa la nostra Italia brucia.
Scoperta, come una prostituta in un letto ancora profumato di sesso, ma cupa in volto perché sa che troverà solo denaro a farle compagnia quando ve ne sarete andati. Arida, come la cenere di un fuoco che dopo essere stato spento non mostra più, attraverso il pallido grigiore delle proprie essenze, la condizione della propria vita precedente.

L'Italia brucia, sotto i colpi martellanti di una politica leggera e quanto mai arraffazona, che venera il dio denaro, come un devoto sull'altare dei propri idoli.
L'italia brucia, senza che ce ne accorgiamo, perché l'idea di uno stato democratico nato e costruito per la tutela e la gestione delle risorse dei propri cittadini all'interno dei propri confini, è ormai un ricordo labile, bello si, ma etereo come i fumi delle discariche nelle nostre città.
L'Italia brucia e noi come straniti osservatori, o come spettatori increduli a teatro, aspettiamo, fingiamo smorfie, abbozziamo un applauso, ma sempre da lontano.

Vedo quotidianamente una risorsa inesauribile inondare i social network tutto il santo giorno. Con frasi, vignette, post, video che alimentano il fuoco della indignazione contro questo stato ladrone. Ma sono ancora solo risorse.

Cosa pensa il popolo che lo stato di fatto delle cose possa essere cambiato da un tweet od un post, o da una condivisione? Pensate che i nostri padroni siano intimoriti dalle nostre prese di posizioni davanti ad uno schermo? Pensate che i nostri padroni possano essere intimoriti dalle piazze riempite per acclamare un comico, di grande cultura, intelligenza ed esterno dal richiamo dello show businnes, ma pur sempre un comico? 

Un popolo diviso ed incazzato resta sempre un popolo incazzato, ma la sua divisione non spaventa. Infatti i nostri politici vanno ancora in vacanza con arei dai costi vertiginosi a carico del nostro stato, a carico nostro, tanto chi se ne frega.. per qualche post o alcuni vaffanculo..

Ma quando un popolo è unito il terrore prende il sopravvento. Le case non sembrano più dei fortini inespugnabili e le scorte personali non più protezioni amorevoli. La UE nel 2006 ha costituito per precauzione una forza speciale, una vera polizia militare anti-crisi, ricca di 2500 uomini pronti a tutto, tanto che questa forza speciale, Eurogendfor, non potrà subire alcun processo per i danni che dovesse causare a cose e persone. Nessun giudice potrà fermare questa super polizia. 

Oggi, la UE è in allarme per un presunto timore di rivoluzione. Non dall'Italia naturalmente (cosa pensavate di aver fatto paura?), i nostri politici sono sereni, tranquilli al sole di Curmayeur, ma dalla Georgia, dall' Ucraina, dalla Moldavia, dove i popoli sono più uniti, incazzati e pericolosi di noi, dove i politici guardano il popolo dal vivo, in faccia, con rispetto e paura e non da dietro uno schermo di un pc.

Il padroni non hanno rispetto del proprio popolo in italia, perché sanno che è lo schiavo che da loro il piedistallo su cui ogni maledetto giorno si erigono. Perché il popolo, oggi, è così e sottomesso ascolta, si arrabbia, bestemmia pure ma, poi si inchina sotto le frustate del padrone. E allora, per questa strada, lo schiavo rimarrà schiavo ed il padrone rimarrà padrone nei secoli dei secoli amen.

Fino a quando? Fino a Q U A N D O? Non siamo stufi dei essere presi in giro, derubati delle proprie case, macchine, del proprio cibo, delle proprie vite?
Non siamo ancora abbastanza dilaniati per costruire il nostro rispetto di fronte a pochi despoti corrotti?

Oggi è il giorno dell'Epifania, che ogni festa porta via. Io dico che oggi è un giorno nuovo e di rivalsa e che questo sia il giorno 1. Il giorno dell'Epifania dove ogni ladrone sia portato via.

Siamo milioni e dobbiamo pretendere rispetto, cambiare le nostre vedute, modificare i nostri destini con il semplice gesto di una mano. In culo al potere.

Basta con i likes, i + 1, le condivisioni, i commenti al fulmicotone, è l'ora di imbracciare la poca dignità che ci è rimasta e marciare. Battendo i piedi sulla nostra terra per sentirla sotto di noi come nostra terra di conquista. Scalpitando al nostro passaggio, forte, con suono roboante e che ci sentano quando passeremo, che sentano il rumore dei nostri anfibi, che ci sentano arrivare da lontano, che sentano il frastuono dei nostri cori, che leggano la rabbia sui nostri volti.
Che sappiano che stiamo arrivando e marciando insieme come un fronte comune e che il nostro passaggio sarà terribile e fiero come un tuono che squarcia il cielo, devastante come una tempesta e carico di dignità.
Che tremino all'udire il nostro nome scandito nelle vie e nelle piazze dalle nostre voci, che desiderino tornare nelle loro case per tapparsi le orecchie e non ascoltare più le grida delle nostre proteste.
Che le strade siano nostro terreno di caccia, per le angherie dei potenti, per le usurpazioni di uno stato corrotto, per le orde di invasori della nostra terra. 
Che imparino una volta per tutte che un popolo non può rubare per mangiare, e mangiare per lentamente sopravvivere! Che un popolo non può essere l'ombra di se stesso messo sotto scacco dalle bramosie di potere di pochi oligarchi nella propria casa.

Che capiscano che questa è casa nostra! e che in casa del popolo si ascolta il popolo e che se il popolo vuole il popolo ottiene.

Non Farti governare...Credi in te stesso.

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