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giovedì 8 gennaio 2015

In piedi allora!!



Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! 
Siete ancora li, insonnoliti dal torpore effimero delle comode braccia di Morfeo, invece di essere irretiti dall'austerità delle possenti braccia di Ares e premurosamente cullati dalla tenacia di Athena.
Ma purtroppo è pallidamente così, come cani sciolti che appariamo ai nostri padroni. Senza un fronte comune, rabbiosi si, ma comunque e sempre disuniti e paurosi di fronte alla battaglia. Così, però, sarà sempre e per sempre sancita la nostra sconfitta. Come uomini, come popolo.

Per una volta almeno, alziamoci dai nostri comodi giacigli, avviciniamoci con il capo chino (come siamo soliti fare..) ad uno specchio (se ancora in casa ne possediamo uno) e guardiamo l'immagine di noi riflessa.
Può essere questa l'immagine di un uomo o di una donna? Può essere questa l'immagine di noi che volevamo da piccoli quando giocavamo alla guerra o al dottore al parchetto? con un rametto che sognavamo essere il nostro fucile od il nostro stetoscopio?

Dove cazzo sono finiti quei sognatori?? dove sono finiti quei ragazzi che guardavano jeeg robot o goldrake, o quelle ragazze che sognavano di essere candy candy o lady Oscar?

Non vi ricordate più come eravamo? A quel tempo, non scappavamo dalla maestra o dalla mamma per qualche schiaffo ricevuto, non piangevamo se cadevamo dalla bicicletta per imparare a pedalare, ma restituivamo lo schiaffone o ci rialvazamo, controllando la bici, e su in sella perché dovevamo riuscirci, era nostro dovere. E poi, felici e contenti di noi stessi, correvamo dai genitori a raccontare le nostre imprese, i nostri giochi, i mondi che avevamo visitato stando solo nel cortile dei nostri condomini.

Ora.. correte dai vostri genitori!! Cazzo!! a raccontare che se anche siete caduti mille volte dalla bicicletta o se avete ricevuto qualche ceffone dai vostri amici non avete carpito un cazzo dalla vita!!
Andate dai vostri padri e dalle vostre madri a raccontar loro quanto molli e piagnucoloni siete diventati, quanto il culo siete riusciti a immergere nella bambagia o quanti occhiali ray ban avete comprato per coprirvi gli occhi di fronte a questa immondizia che chiamiamo società.
Andate, andate.. e provate, guardandoli nei loro occhi stanchi e vecchi ma pur sempre carichi d'amore, a chiedere a loro se non baratterebbero subito la loro vita per l'occasione di essere loro al vostro posto, per ricacciare nella gola dei padroni le loro bugie.
E guardate se quando lo diranno avranno un sussulto, quasi fossero ancora pronti a levarsi in piedi. Di nuovo pronti, di nuovo fieri e mai domi.

Imparate da loro cosa vuole dire resistere, resistere e resistere ancora. INSIEME. Come un fronte compatto, come uno scudo, retti sulla schiena, come massi di una montagna, come tronchi di una palizzata nella trincea. Mai e poi mai come noi, molli sui nostri divani che stanchi anche loro di noi, hanno ormai modificato il loro stato a forma dei nostri culi.

Ora. Sappiamo da dove siamo venuti. IMPARIAMO INSIEME DOVE DOBBIAMO ARRIVARE. AL DI LA DI UNA FRAGOROSA BATTAGLIA.

Insieme, dove l'uomo o la donna che vi starà accanto sarà vostro fratello o vostra sorella per il resto della vostra esistenza, sarà chi vi guarderà le spalle e chi vi aiuterà a rialzarvi ancora una volta, fino a quando non sarete stanchi talmente tanto da non riuscire a respirare. Ma insieme si può, Insieme si deve!!

Anche il suolo sul qualche ogni giorno lentamente ciondoliamo ci chiama, ci supplica di esser calpestato, ancora una volta, con onore da un popolo fiero e unito, ci invoca quotidianamente di doverlo attraversare con tutta la determinazione di cui siamo capaci, senza freni, senza timori, senza presunte paure da lagnanti isteriche. Perchè ciò che vogliamo oggi è ciò che avremo domani e ciò che ci aspettiamo oggi sarà ciò che ci torturerà domani.

Le lacrime che versiamo oggi per un futuro ingiusto, per una sorte avversa, sarà, domani, il nostro rimpianto per non aver affrontato, quando potevamo, la nostra battaglia. Sarà il peso più grande che dovremo portare per non avere cambiato il futuro per i nostri figli. Ma ormai sarà tardi anche per un ultimo sussulto.

In piedi allora!! Sciacquatevi la faccia, vestitevi, e correte in strada con nuovo ardore, per scoprirvi uomini e donne come i vostri genitori vi volevano, per scoprirvi come voi da piccoli vi sognavate. Per pretendere ciò che vi spetta, perché un giorno non capiti mai di smettere di dover temere l'arroganza di uomini malvagi perché ancor più pericolosa sarà divenuta, l'indifferenza degli uomini buoni.

Non farti governare...Credi in te stesso


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