Il peggio è
essere schiavi di una nostra costruzione mentale.
Il nostro modo di
ragionare oggi è completamente sbagliato su ogni cosa. Siamo scatole
piene di informazioni non nostre, imparate ma non elaborate.
La
nostra società oggi ci costringe a correre, ad andare di fretta,
velocemente. Perché secondo Voi?
La società ci
spinge a non ragionare, a velocizzare ogni cosa per controllare le
vite delle persone attraverso l’ arma più potente che ci sia: il
lassismo sociale.
Il lassismo sociale non è solo un concetto di natura sociologica ma, di più, uno strumento di controllo delle masse. Di per sè, questo parametro trae origine da un sentimento comune di ogni popolo che, si disinteressa delle proprie vicessitudini sociali.
Il popolo viene distratto dalle proprie condizioni personali, dalle proprie ed inevitabili singolarità individuali che, catalizzano ogni risorsa nello sviluppo della propria singola vita, in quanto, distratti dalla ricerca di obbiettivi imposti dalla società.
Da ciò nasce e si diffonde il germe del lassismo o, se preferite, del disinteresse sociale che permette ai governanti di avere campo libero nelle decisioni sociali. Semplicemente perchè, il disinteresse del popolo, attribuisce potere a chi lo deve governare.
Le persone, in genere, non pensano a ciò di cui stiamo parlando ora, perché
troppo impegnate a portare i bambini a scuola, a lavorare, ad andare
in palestra o a cena fuori, etc… Ogni cosa che facciamo non ha più
un valore per noi, ma ha solo un valore economico. Quanto mi costa fare
questo? Quanto mi costa venire con te a questa cena? Etc..
Non diamo
più un valore alle cose per come sono o per come possono essere
recepite dal nostro essere, ma solo attribuiamo, ad esse, valori economici. La
nostra società così può meglio controllarci. Ci distrae,
incoraggiando proprio l’ annullamento della nostra libertà.
Un popolo, è
meglio controllabile se soggiogato, se indebitato, se incatenato a
retaggi sociali o giuridici, se imprigionato nel proprio lassismo sociale.
La libertà, è l’ arma migliore in
mano ad un individuo consapevole. Come può la nostra società
controllare ogni individuo se l’ individuo non si parametra
costantemente con essa?
Io non sono certo
eversivo. E non ho interesse ad esserlo. Sono
solamente conscio della mia interiorità e del mio essere. La società
non mi obbliga ad avere denaro o proprietà o beni materiali in
genere, al contrario mi obbliga a pagare tasse quando il denaro lo
trasformo o lo trasferisco. Se io non lo riconosco e quindi non lo
trasformo o trasferisco, come posso essere eversivo?
Taluni mi chiedono come si possa vivere una vita senza possedere?
La mia risposta è semplice: nello stesso modo
in cui si vive una vita attraverso il suo contrario… Solo che si accetta la condivisione come strumento principale del vivere quotidiano, ed in quanto tale, necessario per soddisfare le ordinarie necessità. In questo modo, il baratto è l’
unica forma di condivisione, è un modo diverso di vivere. Se un professionista invece di farsi pagare in moneta, emettere
fatture, ritenute d’ acconto, ecc.., si facesse rimborsare da un
contadino con della carne, delle uova o altre cose, non sarebbe
comunque una forma di retribuzione?
In questo caso
dunque, non ci sarebbe nessuna forma di dipendenza da terzi soggetti.
Sarebbe una transazione di natura commerciale ma senza alcun tipo di
dovere nei confronti di altri. Ma, in ogni caso, soddisfattiva di
entrambe le parti. Più ancora, e se decidessimo di usare una moneta alternativa,
allora cosa penserebbe il resto della nostra società?
Ritorniamo ancora
allo stesso concetto di prima. Il valore di una cosa chi la da? Noi,
siamo sempre noi…
Vedete, in principio le leggi costituzionali
stabilivano la sovranità
popolare. Concetto, indipendentemente dal pensiero dei nostri governanti, ancora tutt'oggi legalmente in vigore nel nostro ordinamento. Per cui, se noi siamo sovrani, come popolo, allora possiamo condividere, accettare ed utilizzare, anche
monete diverse da quella con corso legale.
Siamo noi che accettiamo lo strumento che desideriamo utilizzare, siamo noi che possiamo creare e mantenere la nostra società con un assetto più consono alle nostre esigenze.
Non farti governare.. Credi in te stesso.
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